A Kyoto c’e’ una festa tradizionale: Jizo-bon(地蔵盆) il ventitre o ventiquattro di Agosto. Questa festa e’ per bambini e durante la festa, i bambini di Kyoto possono prendere i regali come dolci e giocattoli dagli adulti. Ad un supermercato dove spesso vado, si preparano tanti sacchetti di dolci verso il giorno di questa festa.In questa festa, si tengono tante ceremonie su un dio: O-jizo-san(お地蔵さん). In genere il dio: O-jizo-san e’ considerato come un dio che e’ sul confine tra il mondo reale e il mondo dopo la morte e sempre protegge i defunti, sopratutto i defunti bambini. Poi da questo ruolo, il O-jizo-san anche protegge gli ingressi di quartieri ed ogni qualtiere ha un O-jizo-san. Anche oggi, su ogni strada di Kyoto, ci sono tanti piccoli santuari di O-jizo-san e qualche persona regala i fiori tutti i giorni.
Propriamente i protagonisti della festa di Jizo-bon erano i bambini. Poiche’ una volta sembrava che gli spriti dei bambini fossero molto deboli ed in particolare questi sono protetti da O-jizo-san. Percio’ alla festa Jizo-bon, si portavano le sculture del O-jizo-san fuori dai santurari ed i bambini lavavano i corpi delle sculture e ci mettevano del trucco. Poi loro mangiavano dolci ed Omochi davanti a O-jizo-san.
Ma oggi i bambini non sono i protagonisti della festa e loro prendono i dolci solamente. Un anziano mi ha spiegato perche’ oggi diminuisce il numero dei bambini anche a Kyoto ed i parenti dei bambini non vogliono fare loro frequentare alla scuola pubblica di quartiere’. Poiche’ nella scuola, spesso ci sono solo tre o quattro bambini in ogni classe ed i parenti pensano che i loro bambini sarebbero tristi se frequentassero la scuola di qualtiere e avessero pochi amichi. Percio’ spesso loro fanno ai bambini frequentare le scuole private e se si chiede di andare alla scuola di qualtiere per fare i bambini participare alla festa, il numero dei bambini non basta per fare la festa. Percio’ secondo l’anziano, oggi gli adulti lavano i corpi di O-jizo-san, ci mettono del trucco e poi mangiano i dolci e chiacchierano, parlando dei propri ricordi. Quando sentivo quello che lui diceva, ho pensato che anche a Kyoto, dove sono tante feste tradizionali, sia diventato difficile trasmettere la tradizioni ai bambini e mi sembra un po’ triste.(Fonte bibliografiche)
Hiromi Iwai, “Almanaco di articoli di artigianato(民具の歳時記)”, Kawadeshobo-Shinsha, 1994.
(Link)
Un racconto su Jizo-bon
http://www.youtube.com/watch?v=9WXXwQYjgi8





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