2010年12月12日日曜日

Kotatsu(こたつ)

In inverno, noi giapponesi prepariamo un tavolo: “Kotatsu”. Questo e’ un tavolo speciale con un riscaldatore rosso sotto ed e’ usato ricopriendo con una coperta. Mettendo dentro le nostre gambe, noi guardiamo la TV, ceniamo con tutta la famiglia, chiacchieriamo e talvolta ci dormiamo. Questa scena ci fa sentire che l’inverno viene e riscaldare anche i notri cuori. “Kotatsu” e’ piu’ economico di altri riscaldamenti: condizionatori e stufe, percio’ anche oggi spesso lo usiamo. Spesso pensiamo che questo riscaldamento sia qualcosa peculiare in Giappone, poiche’ non si puo’ vederlo in altre regioni ma propriamente si dice che un monaco di una scuola “Zen” portasse questo dalla Cina nell’eta’ Kamakura.
Alla mia gatta piaceva molto questo riscaldamento. Quando lei tornava a casa, ci chiedeva sempre di aprire la coperta e se non accendevamo il riscaldatore, ci richiedeva di accenderlo. (Se non lo si accende, non e’ rosso dentro il “Kotatsu”, percio’ subito lo capiamo.) Talvolta quando ci entravmo con le nostre gambe, la toccavamo e ci miagolava di non destarla. Un girono, qunado ci sono tornato a casa mia in inverno, non c’era il “Kotatsu” e lei dormiva dentro una coperta con un disegno: “Ultraman”. Le piaceva molto anche questa coperta ma mi sembrava che le dispiacesse un po’ di non potere dormire dentro il “Kotatsu”.

Il kotatsu per gatti
http://www.youtube.com/watch?v=PzmcdsfPD0k

2010年11月14日日曜日

Ebisu e Marebito 2

In genere si dice che il dio di questo tempio: “Ebisu(えびす)” significhi “straniero” in giapponese. Cioe’ qui un dio straniero divento’ un dio giapponese. Alcuni considerano che quel dio era un pescatore. Una volta tanti pescatori erano anche agenti e commercianti e quei pescatori, che venivano nei mercati e parlavano diversi dialetti, sono stati considerati come anche gli uomini fortunati. Poiche’ spesso loro portavano tanti oggetti preziosi e raffinati dall’estero ai villaggi. Cosi’ uno straniero divento’ un dio del commercio e della fortuna ed anche adesso lui porta una canna da pesca ed una orata.
Secondo Shinobu Origuchi, che e’ un ricercatore dello shintoismo, come il caso del dio : “Ebisu”, tradizionalemente spesso gli stranieri ed i viaggiatori erano considerati come dei in Giappone. Per esempio, una volta tante persone che danzavano il ballo “Daikokumai(大黒舞)” o “Senju-manzai(千寿万歳)” venivano davanti alle porte di casa e ci pregavano e danzavano per prendere il denaro a capodanno. Secondo Origuchi, questa tradizione e’ nata dal concetto per cui i palori degli stranieri hanno il potere degli spiriti, percio’ gli abitanti dei villaggi non potevano ignorare le parole e l’esistenza degli stranieri. Origuchi chiama quel tipo di straniero, “Marebito(マレビト)” e loro avevano adempiuto alla funzione di attivare la societa’ giapponese. Nel libro: “I giapponesi che sono stati dimenticati(忘れられた日本人)”, un magico e’ entrato in scena. Lui viaggiava in tutto il Giappone e spesso era consultato da tante persone che avevano segreti. Mi sembra che la sua vita’ sia la vera vita dei “Marebito”. Anche il scrittore del libro: Tsuneichi Miyamoto, che e’ un ricercatore di racconti folcloristici, ha detto: “Quando io vado in un villaggio per ricercare, mi sono ricevuto cordialmente e spesso non sono riuscito che a bere solamente.” Forse una volta questa tradizione era in tutto il mondo, poiche’ ho sentito di racconti come quelli anche in ’Africa ed in Mongolia ed anche nella Bibbia si dice: “Si deve essere gentili con i viaggiatori.”
Invece quel tipo di straniero: “Marebito” non poteva restare in un posto per sempre. Poiche’ se restava li’ per sempre, lui diventa un abitante, non uno straniero. Percio’ quando restava in un villaggio per due settimane, poi lui ha andava in un altro villaggio. Cosi’ “Marebito” viaggiava tutta la vita e viveva come saggie o viveva una esistenza da divinita’ e sprito. (E mi sembra che anche oggi forse tanti giapponesi guardino agli stranieri come i “Marebito”.)
(30, nov, 2009)
(Fonti bibliografiche)
Shinobu Origuchi, “Ricerca dell’Antica giapponese 3, La nascita’ della letteratura giapponese”, Chuko-classics, 2003.
Kunio Yanagida, “La storia nell’eta’ Maiji e Taisho: la parte degli socilali”, Chuko-classics, 2001.
Tsuneichi Miyamoto, “I giapponesi che sono stati dimenticati”, Iwanami bunko, 1984.
(Link)
Il ballo del dio, Daikoku(大黒舞) nel raccolto, Enburi(えんぶり)
http://www.youtube.com/watch?v=ZaOFDeFifoM
Il ballo del dio, Ebisu(えびす舞) nell'Enburi
http://www.youtube.com/watch?v=UlnKwJGTdHo
Adesso se noi giapponesi sentiamo "Ebisu", spesso ci ricordiamo la birra molto buona, "Ebisu beer(エビスビール)".
http://www.youtube.com/watch?v=WN0Ou-rTbIA

2010年10月31日日曜日

Ebisu e Marebito 1

La settimana scorsa, sono andato al tempio shintoista: “Ebisu-jinja(ゑびす神社)” a Kyoto per vedere una festa: “O-takiage-sai(御焚上祭)”. Quando ci sono andato, la festa era gia’ cominciata e due sibille giovani danzavano con la musica tradizionale nel tempio shintoisita. Quando questa danza e’ finita, una sibilla anziana e’ uscita fuori dal tempio e ha gettato aqua calda da una grande pentola con una danza davanti al tempio. (Forse secondo me questa aqua calda e’ speciale nello shintoismo e ha pulito la zona del tempio e gli spriti dei partecipanti. Percio’ alcune persone hanno ricevuto spruzzi a mani giunte.) Poi due monaci shintoisti hanno acceso un falo’ davanti alla scultura del dio: “Ebisu-sama(えびす様)” e hanno detto una lunga preghiera. Dopo questa preghiera, alcuni uomini hanno gettato tante arancie e le hanno bruciate. Secondo un monaco sintoista, questa festa e’ collegata con la festa sui raccolti agricolture come la festa: “Niiname-sai(新嘗祭)” nel regione Kanto e la festa per il dio di fuoco. E lui ha detto: “Se si beve il sake che era stato offerto davanti al dio e si mangia una arancia bruciata con un sacro fuoco del falo’, si stara in salute tutto l’anno”. Percio’ tutti i participanti ed anch’io abbiamo bevuto il sake e mangiato quelle arancie buruciate. Tutti e due erano molto buoni.
continua...
(30, novembre, 2009)
(Link)
O-hitaki-shinji nel tempio, Kifune-jinja
http://www.youtube.com/watch?v=-dPNkoF0beY

2010年10月23日土曜日

Tsuneichi Miyamoto

Ultimamente ho letto un libro: “I Giapponesi che sono stati dimenticati(忘れられた日本人)” scritto da Tsuneichi Miyamoto(宮本常一). Lui ha viaggiato per tutto il Giappone per raccogliere tanti racconti e abitudini tradizionali ed e’ stato scoperto di nuovo per cento mila foto che lui aveva fatto e di cui ultimamente sono pubblicate tre mila foto. Questo libro: “I Giapponesi che sono stati dimenticati” e’ il piu’ famoso nei suoi libri e Miyamoto ha scritto tanti racconti che i giapponesi anziani raccontavano e ha documentato tante abitudini vivaci che erano rimaste nel Giappone di allora. Sopratutto un racconto: “Tosa-Genji(土佐源氏)” e’ molto famoso. Perche’ in questo racconto, il protagonista era un mendicante anziano che abitava sotto un ponte ma prima lui era stato un commerciante di animali e lui faceva una vita sessuale vivace con tante donne. Quando questo libro e’ stato pubblicato, e’ nata una discussione su questo racconto: “Questa storia e’ vera o fantasia?” Poiche’ allora il concetto di Marxista ha influenzzato anche il mondo della storia del Giappone e si pensava che i popoli controllati da un dominatore non avevano potuto passare una vita vivace.
In questo libro, mi interessa molto un racconto di un anziano: “Tomigoro Kajita(梶田富五郎翁)”. Propriamente questo anziano era un pescatore di un’isola “Suo-Ohshima(周防大島)” nella provincia: Yamaguchi ma dopo si e’ trasferito sull’isola “Tsushima(対馬)” in Nagasaki e ha fatto una nuova citta’. Questo racconto mi ha spiegato come alcuni uomini sono andati in un posto dove non c’era stato nessuno e come loro hanno fatto nuovi porti e nuovi campi precisamente. Percio’ questo racconto e’ molto interessante per me. (Poi questo racconto ci ha insegnato che uomini di allora viaggiavano fino a molto lontano con piccole navi da pesca.)
Prima Miyamoto viaggiava in Giappone per raccogliere i racconti e abitudini tradizionali ma dopo lui ha pensato che le vite degli uomini che’ ha parlato con lui sono piu’ importanti dei racconti e abitudini tradizionali e ha documentato le loro vite. Questo punto di vista e’ molto importante, sopratutto per noi. Poiche’ i racconti e foto, che Miyamoto ha documentato, sono documenti preziosi che oggi noi non possiamo guardare e sentire direttamente e da cui noi possiamo imparare tante cose. Per esempio, come i giapponesi hanno cambiato il modo di vita rispondendo alla modernizazione dell’eta’ Meiji e come loro vivevano prima del ‘cinquanta. (21, giugno, 2009)
(Fonti Bibliografiche)
Tsuneichi Miyamoto, “I Giapponesi che sono stati dimenticati(忘れられた日本人)”, Iwanami-bunko, 1984.
“Tsuneichi Miyamoto: Visitare “I Giapponesi che sono stati dimenticati(宮本常一 「忘れられた日本人」を訪ねて)”, Heibonsha, 2007.
(Link)
Il dramma della tema, "Tosa-genji"
http://vision.ameba.jp/watch.do?movie=890672
http://www.kashiwa.ne.jp/kclub/taka/wuu/wu001.htm
http://blogs.dion.ne.jp/kamuronotai/archives/5861235.html

2010年9月28日火曜日

La vita di Koshi(孔子伝)

Ultimamente ho letto un libro: “La vita di Koshi(Confucio)” scritto da Shizuka Shirakawa. Koshi e’ il piu’ famoso pensatore in Cina e il suo pensiero ha influenzzato non solo la cultura cinese ma la cultura giapponese, sopratutto dopo l’eta’ Edo. Noi giapponesi abbiamo imparato qualche sua frase come “I ragazzi diventano vecchi subito e non possono studiare abbastanza bene, percio’ non devono sprecare il tempo, solo anche un momento(少年老いやすく学成り難し。一瞬の光陰軽んずべからず).” Lui ha detto altre cose normali: “Rispetti i parenti e gli anziani.” e “Rispetti la tradizione.” ma tanti giapponesi lo considerano come un uomo troppo conservatore e noioso. In questo libro: “La vita di Koshi”, Shirakawa considera Koshi come un politico, che voleva riformare il sistema della societa’, ma ha fallito questo progetto. Cosi’ Koshi e’ diventato un sconfitto della politica, percio’ lui e’ diventato un grande pensatore, secondo Shirakawa.
A Shirakawa sembra che Koshi fosse un figlio di una sacerdotessa ed facesse parte di un gruppo per funerali. Percio’ come anche adesso tante persone, che hanno relazioni con i funerali, conoscono molte cerimonie tradizionali, questi membri ed anche Koshi conoscevano molto questo tipo di cerimonie ed in un libro: “Raiki”, che e’ una bibbia del confucianesimo, sono scritte tante cose riguardanti funerali. Lo studio, che Koshi ci ha consigliato di fare, era questo tipo di cerimonie tradizionali, sopratutto per funerali. Quando Koshi viveva in Cina, c’era una eta’ di guerra, che si chiama “Shunju-Jidai(春秋時代)”. Questa eta’ di guerra, c’era pericolo che tante cerimonie tradizionali e canti scomparissero. Percio’ Koshi ha pensato di raccogliere e riunire queste cerimonie e poete e teorizzarle per usarle in una societa’ reale. La sua frase: “Rispetti la tradizione” aveva un sfondo come questo. In quel tempo, un impero: “Zhou(周)” fini’ e tanti piccoli paesi lottavano tra loro per lungo tempo. Koshi ha pensato di fare rinascere una tradizione antica e rifare un sistema politico come in Zhou. Alla fine questo progetto e’ fallito e un gruppo di alleati di Koshi dovette andare in esilio in tanti paesi, ma secondo Shirakawa, nella sua vita in esilio, Koshi pote’ raccogliere cerimonie e canti tradizionali piu’ di prima e pote’ avere tempo di pensare la cultura tradizionale profondamente. Cosi’ Koshi pote’ diventare capace di recitare quasi tutti i canti, che erano rimasti in Cina allora, e fare quasi tutte le cerimonie, percio’ dopo, lui fu molto rispettato come un Santo, Shirakawa dice.
Quando ho letto questo libro: “La vita di Koshi”, mi sono molto sorpreso di quello che Shirakawa ha detto: “Soshi(Zhuangzi
) e’ uno allievo di Koshi nella genealogia spirituale.” Nei libri di Soshi, spesso Koshi e’ stato deriso da un allievo: “Gankai(顔回)”, poiche’ Koshi ha insistito di mantenere le buone maniere tradizioni. Percio’ in genere tante persone pensano che Soshi fosse un critico in opposizione a Koshi. Ma a Shirakawa sembra che Soshi facesse parte di un gruppo che Gankai aveva fatto, quando un gruppo di Koshi faceva la vita in esilio in un paese del sud: “Chu(楚)”. Soshi sapeva molto bene che Koshi aveva considerato Gankai come il suo continuatore e Koshi aveva voglia che Gankai superasse il proprio pensiero, secondo Shirakawa. Percio’ nei libri di Soshi, Gankai appare come un uomo piu’ grande di Koshi.
Per questo, Shirakawa non considera Koshi come un Santo e lo mette nella situazione storica e politica di allora e dichiera il corretto significato delle sue frasi. Mi sembrava che le frasi di Koshi fossero molto noiose per lungo tempo, percio’ mi interessa molto questo libro per capire il significato delle sue frasi e l’uomo “Koshi”.
(7, luglio, 2009)
(Link)
Confucio
http://it.wikipedia.org/wiki/Confucio
Zhuangzi
http://it.wikipedia.org/wiki/Zhu%C4%81ngz%C7%90
Un tempio di Confucio, "Yushima-Seido(湯島聖堂)" a Tokyo
http://zoome.jp/fatcat/diary/784

2010年9月10日金曜日

Byodo-in














Il tempio, "Byodo-in(平等院)" e’ nella citta’ di Uji, nella provincia di Kyoto e ha un bellissimo edificio, "Hoo-do(鳳凰堂)". Questo edificio e’ molto famoso perche’ sulla moneta da dieci yen ed e’ l’ edificio piu’ bello del Giappone che ho visto. Prima pensavo che solo io apprezzassi questo edificio bello cosi’. Ma un insegnante di storia del Giappone ha detto: “Quando ero piccolo, sono andato al Byodo-in con una gita della scuola e mi sembrava che il Hoo-do fosse bellissimo e volevo fare un lavoro a contatto con questo edificio.” Percio’ penso che abbastanza tanta gente si accorga della bellezza dell’edificio.
Questo tempio fu fondato da Yorimichi Fujiwara(藤原頼道) nell’eta’ Heian e solo il Hoo-do e’ rimasto come l’edificio di allora. (Altri edifici sono brucciati durante la guerra.) Si dice che la figura dell’Hoo-do rappresenti una fenice orientale che e’ scesa a riposare e mi sembra che questo edificio mantenga un equilibrio tra idealismo e realismo e rappresenti la concezione abbastanza bene. Quando lo guardo in realita’, mi sembra che si sollevi da terra. Adesso si poteva entrare per breve tempo ma quando ero uno studente dell’universita’, si puo’ restare tutto il giorno. Percio’ allora, qualche volta ci sono andato e guardavo la grande scultura fatta da Jocho(定朝), i tanti bei dipindi sulle porte di legno ed il bel giardino dalla terrazza tutto il giorno. Cosi’ questo edificio: Hoo-do e’ anche un monumento della mia memoria.
Per quanto riguarda la citta’ di Uji dov’e’ il tempio Byodo-in, eccetto il Byodo-in, spesso noi giapponesi la ricordiamo il te’ verde speciale: Uji-cha, la festa dei fuochi d’artificio ed una serie del romanzo, Genji monogatari, che si chiama “Uji-jujo(宇治十帖)”. Questa serie racconta che due signori Kaoru e Niounomiya amavano una ragazza Ukifune(浮舟) ed Ukifune ha molto sofferto la relazione tra loro e si e’ gettata nel fiume Uji-gawa e ha tentato il suicidio. Ma lei e’ sopravissuta ed e’ diventata una monaca. Nella citta’ di Uji, ci sono tanti monumenti riguardanti la seria Uji-jujo ed anche un museo del romanzo: Genji monogatari. Nel museo, si puo’ sempre guardare un bel film della Uji-jujo con burattini e mi piace molto. Percio’ questo museo e’ piccolo ma ci sono andato tre volte per guardare questo film.
(26, settembre, 2009)
(Link)
Byodo-in
http://www.youtube.com/watch?v=1HxBzEQb2Ls
http://es.wikipedia.org/wiki/By%C5%8Dd%C5%8D-in
Ukifune
http://en.wikipedia.org/wiki/Ukifune